Iniziamo questa serie di interviste agli associati del Comitato Italiani Residenti a Cuba con Francesco Curcio che ci presenta la sua Santiago de Cuba
Francesco, grazie per aver accettato di “rompere il ghiaccio” ed essere il primo associato a farsi intervistare. Ci racconti come e quando hai conosciuto Cuba?
Il mio rapporto con Cuba nasce per caso una decina di anni fa’ con un viaggio turistico comprato last-minute per me e il mio amico Gennaro su un sito di viaggi, il classico pacchetto completo volo e soggiorno All Inclusive in hotel cinque stelle con due notti a L’Avana e cinque a Varadero.
Ovviamente Cuba non ti lasciò indifferente, come hai mantenuto vivo l’interesse per la Isla Grande?
Al ritorno in Italia, seguendo un copione comune a molti se non a tutti, l’iscrizione ai vari forum sull’isola e la lettura di siti e blog dedicati, alla ricerca di una risposta ai tanti interrogativi che la vacanza mi aveva lasciato. Non poteva mancare l’iscrizione ad un corso di salsa in un locale cubano a mezz’ora da casa che iniziammo a frequentare sempre più assiduamente e nel quale incontrai Damaris la donna cubana che sarebbe diventata la mia compagna e madre di mia figlia.
Quando e perchè sei tornato a Cuba?
Nel 2012, in occasione delle vacanze estive, inizia la seconda parte del mio rapporto con l’isola, non più a L’Avana ma a Santiago in visita alla mia famiglia acquisita. Mi ritrovai catapultato nella vita di tutti i giorni al di fuori dei circuiti turistici e iniziando la vera conoscenza della realtà cubana che prosegue tutt’oggi. Cominciò così anche la raccolta di aneddoti, piccoli episodi di vita quotidiana, notizie storiche e curiosità di ogni tipo che anno dopo anno vanno a riempire in ordine sparso un taccuino dal quale, almeno secondo le mie intenzioni, doveva nascere un libro.
I primi capitoli avevo iniziato a scriverli già un paio di anni fa. Era l’estate dei Mondiali di calcio in Russia a cui la Nazionale Italiana aveva sciaguratamente fallito la qualificazione. La sera, seduto sul balance a cercare un po’ di fresco nel portàl, avevo iniziato mettere giù un po’ di appunti su un minuscolo NetBook.
Rientrati in Italia, l’idea del libro andò a finire in un cassetto insieme al netbook ed al taccuino in attesa di ispirazione ma soprattutto di quel tempo che sempre mi mancava nella freneticità della vita di tutti i giorni, sempre alle prese con lavoro, incombenze familiari, telefonate, email, bollette, riunioni, allenamenti, gare ed una continua spasmodica presenza sui social.
Quando infine hai trovato il tempo per riordinare le idee e creare un libro?
Dieci mesi di distanziamento dovuti al Covid19, la più grande tragedia dalla seconda guerra mondiale ad oggi, mi hanno tolto molto, ma mi hanno dato l’opportunità di tirare fuori quegli appunti dal cassetto. Giorno dopo giorno li ho trasformati prima in capitoli e poi in un libro interamente autopubblicato.
E’ nato così “SANTIAGO – Storie quotidiane dall’isola di Cuba” disponibile sia nella tradizionale versione cartacea che in quella digitale, distribuito attualmente da Amazon e prossimamente disponibile attraverso la distribuzione estesa anche nelle librerie fisiche.
Hai quindi relizzato una guida turistica su Santiago di Cuba?
Il mio libro non è una guida turistica e neanche un diario di viaggio, ma il racconto di storie comuni vissute in prima persona, storie di vita quotidiana tra la gente e per le strade della seconda città dell’isola. Santiago de Cuba “rebelde ayer, hospitalaria hoy, heroica siempre”, nel libro ho inserito qualche riflessione personale e qualche raffronto con il nostro stile di vita. Una sorta di istruzioni per l’uso, un viaggio per iniziare a comprendere le contraddizioni, a volte assurde, di un Paese e di un popolo meravigliosi.
Chi è il protagonista dell’intervista?
Francesco Curcio – 50 anni, Ingegnere libero professionista, gestisce una piccola attività di bed and breakfast a conduzione familiare nel centro storico di Polla in provincia di Salerno. Atleta, dirigente e giudice di gara di atletica leggera, istruttore Coni e arbitro di pallavolo. Vive a Pontecagnano Faiano.
Francesco è iscritto al CIRC come socio non residente a Cuba